Le materie prime strategiche per l'industria italiana - 2008

La ricerca, svolta in collaborazione con Prometeia, nasce dalla constatazione che l'approvvigionamento stabile e a costi convenienti di materie prime costituisce una componente rilevante della competitività e dell'efficienza di un sistema economico.


L’industria italiana è prevalentemente un’industria di trasformazione, che incorpora i propri saperi nella lavorazione di materie prime. La scarsità di materie prime sul territorio nazionale la rendono però fortemente vulnerabile a situazioni di tensione sui prezzi e di scarsità di materiale, nonché di volatilità dei corsi e di diffusa incertezza, che sempre più spesso caratterizzano i mercati internazionali. In un contesto in cui la domanda di materie prime continua ad aumentare a ritmi elevati, in gran parte per l’intensità dello sviluppo economico cinese, la disponibilità, sia quantitativa che qualitativa, di materie prime tali da rendere possibile il riposizionamento competitivo delle imprese italiane sui mercati internazionali è diventata un importante fattore strategico, che richiede una crescente attenzione da parte di tutti i soggetti interessati, sia privati che pubblici.


Questo tema è stato affrontato da una ricerca condotta dalla Fondazione Masi in collaborazione con Prometeia spa, focalizzando l’attenzione su alcuni casi di studio (legno e carta, minerali ferrosi e minerali non metalliferi).


L’obiettivo centrale della ricerca è di contribuire ad evidenziare le principali aree di vulnerabilità dell’industria italiana, a fronte di incertezza e tensioni sui prezzi, e di fornire preziose informazioni sulle materie prime e sui paesi fornitori, effettivi o potenziali, per consentire all’operatore pubblico di valutare sempre meglio la diversa importanza che i paesi esteri hanno in qualità di partner commerciali dell’Italia ed eventualmente pensare a politiche commerciali “mirate”.